PISA. «Sicurezza complementare per Pisa». Questo il nome della proposta presentata ieri mattina al bar Salvini, zona Piagge, dalla lista Riformisti per Pisa. La lista, capitanata da l'assessore...
PISA. «Sicurezza complementare per Pisa». Questo il nome della proposta presentata ieri mattina al bar Salvini, zona Piagge, dalla lista Riformisti per Pisa.
La lista, capitanata da l'assessore uscente Federico Eligi e che appoggia la corsa alla conferma di Marco Filippeschi, propone di applicare anche a Pisa il protocollo d'intesa “Mille occhi sulla città”.
Tale accordo, che coinvolge ministero dell'Interno e Anci, firmato nel 2010 dall'allora titolare Maroni, consiste nel coinvolgere anche gli istituti di vigilanza privati nell'attività di sorveglianza del tessuto urbano. Alle guardie giurate, si legge nel protocollo, possono essere «affidati compiti di osservazione e raccogliere elementi di informazione di particolare utilità per le forze di polizia».
Insomma le forze dell'ordine potrebbero in questo modo avvalersi di una rete supplementare di segnalatori certificati in giro per la città. Nello specifico le segnalazioni potrebbero riguardare: «Mezzi o persone sospette, la fuga di mezzi o persone dal luogo del delitto, veicoli rubati, persone in difficoltà fino a situazioni significative di degrado urbano». Tali soggetti sarebbero coordinati dal prefetto e formati dagli operatori di pubblica sicurezza. Sul tema interviene Massimo Balzi, esponente di Riformisti per Pisa: «L'attuazione del protocollo permetterebbe di liberare risorse inutilizzate, penso alle volanti inchiodate in piazza dei Miracoli dal decreto anti-borsoni che non possono fare molto quando invece la loro opera sarebbe più utile altrove. Già ora assistiamo all'uso di personale esterno per alcune competenze, come per esempio le multe. Con questo protocollo ci sarebbe una vigilanza più diffusa senza maggiori oneri per lo Stato».
Luca Lunedì
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